Sono molto simili tra loro e nonostante siano passati pochi anni dall’uscita di A6300 nel 2016, Sony ha deciso di continuare a sfornare mirrorless compatte, proponendo un dietrofront: arriva infatti A6400, un passo indietro rispetto alla A6500, ma di costruzione moderna. Andiamo a scoprire le principali differenze tra questi eccezionali modelli in grado di realizzare filmati in 4K.
Ma prima di proseguire, forse potrebbe interessarti il confronto tra Sony A6100 vs Sony A6400 vs Sony A6600
In questo articolo:
Autofocus
Il nome dovrebbe guidarci velocemente sulla strada di quale sia la macchina più performante tra Sony A6300, A6400 e A6500, ma la recente costruzione di Sony A6400 consente a quest’ultima di sfruttare le ultime tecnologie disponibili.
In tema di messa a fuoco automatica (autofocus) l’A6400 vince a mani basse grazie ad una velocità pari alla metà dei modelli vicini. Doppia tecnologia: rilevamento di fase e di contrasto, con l’unica eccezione che Sony A6400 sfrutta 425 punti per entrambe le modalità, a differenza di A6300 e A6500 che si “limitano” a 169 punti in rilevamento di contrasto.
Altro aspetto che consente alla nuova Sony A6400 di spiccare sulle altre è l’algoritmo in grado di sfruttare le informazioni ricavate da viso e occhi del soggetto ripreso in modo da non perdere mai il focus.
Infine Sony ha annunciato entro metà 2019 il rilascio di un nuovo firmware in grado di sfruttare l’EyeAF anche sugli animali, il che unito agli 11 fps di raffica, potrebbero avvicinare queste “piccole” mirrorless al mondo della fotografia naturalistica.
Primo punto assegnato alla nuova Sony A6400!
Stabilizzatore
Da qualche parte la nuova A6400 doveva pur essere inferiore, e la stabilizzazione è senz’altro un punto che Sony ha deciso di dedicare alla ormai più matura A6500, i cui 5 assi di stabilizzazione consentono immagini ferme in svariate circostanze.
Il problema si può in qualche modo raggirare sfruttando ottiche stabilizzate, ma per quanto riguarda la stabilizzazione, il punto va a Sony A6500.
Display LCD
Come si fa a non desiderare la nuova Sony A6400 dopo aver visto che il suo monitor è RECLINABILE a 180°?
Ebbene sì, il tanto desiderato schermo “selfie” è finalmente arrivato nella serie A6xxx, rendendo quindi la A6400 ancora più versatile.
Dovendo trovare un aspetto negativo possiamo evidenziare che sarebbe stato più efficace un flip laterale, cosa che avrebbe consentito di utilizzare gli accessori collegati alla slitta flash, come ad esempio i microfono con interfaccia hot shoe.
Data l’espansione costante dei vlogger nel mondo, direi che il punto se lo prende anche questa volta A6400.
Buffer di memoria
La raffica è un aspetto molto interessante di queste macchine, tutte in grado di scattare fino a 11fps attraverso l’otturatore meccanico. Con l’otturatore elettronico Sony A6400 arriva a ben 8fps, a differenza delle rivali che si fermano a 3fps.
Tuttavia a piena velocità è A6500 ad ottenere i risultati migliori, immagazzinando ben 233 JPG o 107 RAW senza interruzioni.
A6400 si ferma a 99 JPG o 46 RAW e in coda A6300 con appena 44 JPG e 23 RAW.
Inevitabilmente il punto va a Sony A6500.
Sensibilità ad alti ISO
Nonostante siano passati 3 anni, il sensore non cambia: CMOS Exmor APS-C da 24,2 MP.
Tuttavia A6300 è l’unica a non possedere il chip LSI che oltre a darle una elaborazione inferiore degli scatti continui, le impedisce di avere le performance delle sorelle maggiori.
A6400 e A6500 condividono quindi le stesse prestazioni ad alti iso, seppur non ci siano ancora moltissimi test sulla neo arrivata, per cui ci riserviamo di fare ulteriori prove in futuro.
Un punto a Sony A6400 e A6500.
Profilo S-LOG2, S-LOG3 e HLG (HDR)
Non mancano i profili colore in questi tre gioiellini Sony, che inevitabilmente hanno dimenticato la vecchia ma sempre ottima A6000 in grado di realizzare “soltanto” degli ottimi video in FULL HD.
Novità introdotta nella Sony A6400 è il profilo HLG (HDR), e insieme alla A6500 la possibilità di estrapolare foto a 8MP dai filmati 4K.
Ma dovendo assegnare un punto occorre trovare la vera novità: sembra proprio che A6400 abbia abbandonato il limite di 30 minuti per clip, quanto meno sul modello USA.
Per cui sulla fiducia diamo un altro punto a Sony A6400 (sì lo so, sono un po’ di parte..)
Design
Sono poche le differenze tra i 3 modelli, ma arrivando dal mondo reflex, non posso che apprezzare il grip più grande della A6500 che la rende molto più comoda rispetto alle altre, motivo per cui si merita un altro punto.
Durata della batteria
E qui casca l’asino: Sony è purtroppo una delle mirrorless più dispendiose in termini di energia, e se avete una Sony sapete di cosa sto parlando.
Pur condividendo la stessa batteria, NP-FW50 è proprio la A6500 ad avere prestazioni peggiori, per cui assegniamo un punto a Sony A6400 e il primo punto a Sony A6300 che finalmente entra in gara
Conclusioni, punteggio e prezzo
A6300 con 1 punto nel confronto è sicuramente tecnologicamente meno matura ma è di gran lunga più abbordabile delle altre.
A6500 con 3 punti vanta la stabilizzazione e una migliore elaborazione in scatto continuo
A6400 con 5 punti vanta display reclinabile e un super autofocus, perfetta per i vlog
I prezzi sono soggetti a continui aggiornamenti, promozioni, offerte dell’ultimo secondo e non potendo puntare all’usato per A6400 una buona soluzione potrebbe essere quella di mettere gli occhi su A6300 o A6500.
Se però la neonata Sony vi ha già fatto perdere la testa, sappiate che su Amazon costa poco meno della sorella maggiore.
CREDITS
Le informazioni contenute in questo articolo sono una analisi estratta dal sito mirrorlesscomparison.com e tradotta in italiano.
© Heather Broster / Mathieu Gasquet e Mirrorless Comparison (LINK)
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